F1, NEL 1967 IL “MIRACOLO” JOHN LOVE

Schermata 2016-07-03 alle 17.10.38Gabriele Mutti

Il GP del Sud Africa si correva il 2 gennaio del 1967 sulla pista di Kyalami, in altura. Tra gli iscritti a quel Gran Premio c’è anche un rhodesiano, John Love, 43 anni, iscritto con una Cooper-Climax “Tasmania” portata da 2500 a 2700 cc ex works di Bruce McLaren. Love è uno specialista delle gare di Formula 1 sud africane (ha vinto più volte quel campionato)  e quando passa di lì il mondiale di F1 lui è sempre presente.

In quel periodo dell’anno in Sud Africa fa molto caldo. Nelle qualifiche gli avversari sono impegnati a mettere a punto le loro monoposto e Love, guidando con grinta, si qualifica con un incredibile quinto posto dietro alle Brabham di “Black Jack” e Hulme, la Lotus-BRM di Clark e la Cooper-Maserati di Pedro Rodriguez. Love è riuscito a lasciarsi dietro la Honda di Surtees, la Cooper-Maserati di Lindt e gente del calibro di Hill, Siffert e Stewart. La Ferrari non c’è: debutterà a Monaco con Bandini e Amon. Ma questa è un’altra storia…

La notizia fa sensazione e il giorno della gara le tribune sono piene. La gara si disputa sulla distanza di 80 giri per un totale di 328 chilometri con clima caldo e secco. Love parte molto male e transita al primo giro in decima posizione. Hulme è al comando e al terzo passaggio segna il giro più veloce, seguito da Brabham, Surtees, Rodriguez e Clark. Brabham commette poi un errore e viene passato dagli altri, imitato poi da Rindt che slitta sull’olio perso dalla BRM di Stewart. Rodriguez ha problemi al cambio e deve girare usando solo la terza e la quinta. Il caldo intanto ha già “cotto” i motori delle auto di Stewart, Clark, Spence, Bonnier, Rindt e Siffert.

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John Love (foto da Formulapassion.it).

Hulme è sempre al comando davanti a Brabham, che ha rimontato, e al sorprendente John Love che ha passato Surtees. Poi il duo di testa va in crisi: Hulme deve fermarsi un paio di volte per dei problemi ai freni e il motore di Brabham non va più. Love si ritrova al comando della gara di casa!

La folla esulta, anche perché nel frattempo Gurney che seguiva Love si ritira col cambio a pezzi della sua Eagle e Rodriguez arranca potendo usare solo due marce. A venti giri dalla fine Love ha un buon margine su Rodriguez e sembra avere in pugno la gara. Poi, a sette giri dalla fine, il suo motore sembra perdere colpi. Il serbatoio della sua Cooper-Climax è lo stesso delle gare della Tasman Cup, che si corre in inverno, e che sono più corte rispetto ai GP di Formula 1 valevoli per il mondiale. Love rientra ai box per rifornirsi: basta qualche litro di carburante per ripartire, ma ormai Rodriguez è passato in testa e vincerà con 24″ sul rhodesiano, che è comunque l’eroe della giornata. Dopo la corsa si scoprirà che nel serbatoio c’era benzina sufficiente per finire la corsa e che i problemi erano provocati da un temporaneo “fall out” della pompa del carburante. Love correrà ancora negli anni a venire il GP di casa ma l’edizione del 1967 per lui sarà indimenticabile. Morirà nel 2005 a 81 anni.

Nella foto nella home page accanto al titolo Love in gara con la Cooper-Climax (per gentile concessione di Livegp.it).

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