AUTO VENTENNALI, IN PIEMONTE E ALTROVE L’ASI E’ “OUT”

Oltre al caso della Basilicata, di cui abbiamo riferito in un altro post, è emerso nel frattempo che anche in Piemonte e in altre Regioni NON SERVE ALCUN CERTIFICATO DI ASI, FMI E CHICCHESSIA. La confusione è dovuta al fatto che sui rispettivi siti regionali si trova ancora un allegato che fa riferimento ai certificati ASI ed FMI, ma è un allegato vecchio e non più valido.

QUINDI AL MOMENTO IN PIEMONTE, TOSCANA E BASILICATA NON E’ PIU’ INDISPENSABILE L’ISCRIZIONE ALL’ASI PER OTTENERE LE AGEVOLAZIONI.

Per il Veneto sono attesi aggiornamenti a breve.

LA SITUAZIONE COMUNQUE E’ SEMPLICEMENTE PARADOSSALE: DOPO ESSERSI BATTUTO STRENUAMENTE PER SALVARE LE AUTO STORICHE VENTENNALI DAL CAPESTRO DELLA LEGGE DI STABILITA’, L’ASI SI RITROVA SPIAZZATO PER UN CAVILLO BUROCRATICO CHE RISCHIA DI AVERE PESANTI CONSEGUENZE SULLA SUA STESSA SOPRAVVIVENZA.

A pensarci bene, sembra di rivivere la stessa situazione in cui si trovò l’Aci alcuni anni or sono quando perse il monopolio del soccorso stradale in Italia, che veniva offerto da varie compagnie di assicurazioni: ci fu letteralmente un tracollo di soci e la relativa “diaspora” si è prolungata fino ai giorni nostri, con le conseguenza che si possono facilmente immaginare.

Adesso l’Asi rischia di ritrovarsi alle prese con lo stesso problema: SE I PROPRIETARI DI AUTO STORICHE VENTENNALI INTUISCONO CHE NON E’ PIU’ NECESSARIO ESSERE ISCRITTI ALL’ASI PER USUFRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI, IL TRACOLLO IN TERMINI DI SOCI RISCHIA DI ESSERE SEMPLICEMENTE ESPONENZIALE.

Una situazione paradossale, tipicamente all’italiana, che però si ha la sensazione che non sia ancora giunta all’ultimo capitolo.

La querelle relativa al bollo sui veicoli storici infatti non è finita. Il Governo, infatti, intende valutare nuovamente il provvedimento annunciato dopo l’approvazione della Legge di Stabilità, che prevede il pagamento della tassa anche per i possessori di veicoli con età compresa tra i 20 e i 30 anni.

Nelle scorse ore, secondo quanto riportato da infomotori.com, durante la discussione sul Disegno di Legge “Milleproroghe” alla Camera, due deputati di Scelta Civica, Giulio Cesare Sottanelli (Segretario della Commissione Finanze) e Pierpaolo Vargiu (Presidente della Commissione Affari Sociali) hanno illustrato una sorta di programma che intende prorogare al 30 giugno 2015 le esenzioni per i veicoli storici (dai 20 ai 30 anni), in modo da fare chiarezza sulla legge in questione.

Il Governo, così, accogliendo questa proposta, valuterà nuovamente il provvedimento introdotto nello scorso dicembre. Ma perchè tutto questo? Semplice. Molte Regioni hanno deciso di non abolire l’esenzione per auto e moto storiche, non “rispettando”, in un certo senso, il comma 666 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità 2015. Ma non solo, vi è anche l’80% del parco composto dai veicoli storici, che potrebbe essere demolito nei prossimi giorni.

Una decisione importante che rappresenta una piccola vittoria di alcune Regioni italiane e degli appassionati, anche se la battaglia non è ancora finita.

(Si ringraziano per la collaborazione blogdimotori.it e infomotori.com)

www.asifed.it/

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