PARIGI NON VALE PIU’ UNA MESSA?

Schermata 2016-07-03 alle 17.10.38Gabriele Mutti

In questi giorni è iniziato il Salone di Parigi. Ieri e oggi erano infatti le giornate riservate ai media e agli operatori commerciali, mentre il Salone vero e proprio, quello aperto al pubblico, si svolgerà dal 1° al 16 ottobre.

Si tratta però di un Salone monco, data l’assenza di molte Case, come faceva giustamente notare il collega e amico Pierluigi Bonora il 22 settembre scorso sulle pagine dei motori de “Il Giornale“. Da mesi avevano infatti dichiarato che non sarebbero stati presenti un colosso come Ford insieme a Volvo, Mazda, Aston Martin, Rolls-Royce, Lotus, Bugatti e Lamborghini, oltre ovviamente a Lancia (l’unico modello attualmente prodotto, la Ypsilon, al di fuori dell’Italia viene commercializzata come Chrysler). In sostanza il “Mondial de l’Automobile”, come faceva argutamente notare Bonora nel suo editoriale, quest’anno è un po’ meno… Mondial del solito. Colpa probabilmente anche del costo elevatissimo degli stand della rassegna di Porte des Versailles, ma sarebbe troppo riduttivo pensare che questo sia l’unico motivo. E più avanti cerchiamo di dare una nostra interpretazione al riguardo. C’è ben altro sotto questa clamorosa scelta da parte delle Case costruttrici (emblematico ad esempio il fatto che Sergio Marchionne non vada a Parigi e che la presentazione dell’Alfa Stelvio inizialmente prevista per Parigi sia stata fatta slittare al Salone di Los Angeles in programma a fine novembre).

Come dire che lo sciovinismo tipicamente transalpino ha subìto un duro colpo, al quale sarà molto difficile rimediare in futuro. Stupisce nel contempo che la redazione di Quattroruote nell’ultimo numero in edicola dove vengono presentate praticamente in anteprima tutte le novità di Parigi si sia dimenticata di sottolineare questo aspetto, mentre tutto fa pensare, come è avvenuto in passato, che quella di alVolante invece lo farà nel numero che andrà in edicola fra una decina di giorni con un ampio resoconto sulla manifestazione parigina.

In Europa ormai è un fatto consolidato che tengano banco soltanto due Saloni, quello annuale di Ginevra che si svolge in primavera (dove tutti vogliono essere sempre presenti) e quello di Francoforte che si svolge ogni due anni in autunno. Noi ci permettiamo un paio di considerazioni: i Saloni servono a far vendere auto ai piccoli costruttori e non ai grandi e, come abbiamo ribadito più volte in passato, l’auto storica serve a mettere in risalto il prodotto moderno. Lo conferma la presenza di numerose Case con le loro auto di oggi a Padova con Auto Moto d’Epoca, che si svolge a fine ottobre, alla nuova edizione invernale di Milano Auto Classica in programma a Rho Fiera Milano a fine novembre e al Motor Show di Bologna in programma a inizio dicembre e che avrà un angolo dedicato all’heritage auto. Parigi, quindi, come dicevamo, non vale più… una Messa? Staremo a vedere.

www.mondialautomobile.com/visiteurs/

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